Intolleranza ai lieviti? Gonfiore addominale, cefalea e facile stancabilità sono solo alcuni dei sintomi che possono manifestarsi in questo caso.
I principali responsabili, secondo le statistiche, sono gli alimenti contenenti nichel, frumento, latticini e tutti i prodotti lievitati.
I lieviti (come il più comune lievito di birra) sono funghi in grado di attivare la fermentazione degli zuccheri; questo tipo di reazione viene solitamente impiegata per la produzione dei tipici prodotti da forno, come ad esempio il pane, ma anche di alcuni alcolici come vino e birra.
Per ridurre o eliminarne definitivamente i sintomi occorre:
I° PASSO: masticare bene tutti gli alimenti prima di deglutirli; una masticazione troppo rapida crea una digestione incompleta dei carboidrati che, una volta arrivati nell’intestino, determineranno quei processi di fermentazionemegli noti con il nome di meteorismo e/o gonfiore addominale;
II° PASSO: modificare alcune abitudini alimentari variando un pochino la nostra dieta di modo da privilegare prodotti non fermentati.
III° PASSO: imparare a leggere correttamente le etichette degli alimenti che portiamo sulla nostra tavola.
In caso di intolleranza ai lieviti, dunque, a tavola semaforo verde per
- Prodotti da forno senza lievito e lattosio: validissime alternative le ritroviamo sugli scaffali dei nostri supermercati;
- Proteine come carne, pesce, pollo e uova;
- Verdure di qualsiasi tipo, sia fresche che surgelate;
- Frutta, da consumare con moderazione e soprattutto lontano dai pasti per evitare che dia vita, anch’essa, ai fastidiosi processi di fermentazione intestinali.
Semaforo rosso per:
- Prodotti da forno lievitati: pane, cracker, fette biscottate, biscotti, grissini, dolci, pasticceria e panificazione in generale preparati con lievito di birra. Consiglio, almeno per i primi tempi, di assumere con moderazione anche i prodotti a fermentazione naturale, realizzati con il lievito madre;
- Vino e birra;
- Dadi da minestra compresi quelli vegetali;
- Salse fermentate: salse di soia, di miso e tamari;
- Yogurt anche se è un prodotto a fermentazione naturale;
- Formaggi, sia freschi che stagionati, compresi ricotta, mozzarella e parmigiano. Da evitare anche il formaggio di soia (tofu).
- Funghi. Trattandosi di miceti, proprio come i lieviti, meglio evitare tutte le tipologie di funghi anche secchi o sott’olio.